Art. 25

Aree ad economia agricola debole contigue agli aggregati urbani

 

1.  Le  aree  contigue  con  gli  aggregati  urbani  sono  quelle

fortemente e  direttamente influenzate  dal sistema insediativo e

infrastrutturale. In queste aree l’attività agricola è di norma

condizionata dalle  altre  attività  economiche  e  sociali.  Il

processo di  segregazione e  successiva espulsione dell’attività

agricola determina  spesso un  assetto ambientale e paesaggistico

degradato o  quanto meno  precario, caratterizzato da usi precari

ed impropri così come definiti all’art. 20 comma 1 lettera d.

 

2. Il  necessario  arresto  dei  fenomeni  in  atto  deve  essere

perseguito da  una parte  attraverso la promozione ed il sostegno

dell’attività  agricola   quale  attività   di   gestione   del

territorio,  dall’altra   attraverso  la  riqualificazione  e  la

compiutezza dei  margini degli insediamenti. L’attività agricola

va considerata  anche nelle  forme part-time e/o di autoconsumo e

del tempo libero che possono costituire un importante elemento di

mantenimento e recupero per la stessa qualità della vita urbana,

anche in  termini di miglioramento della qualità ambientale e di

riassetto degli ecosistemi.

 

3. In  queste aree  assumono pure  particolare significato quelle

attività collegate alle cure colturali delle formazioni vegetali

aventi  valore  paesistico,  quali  i  filari,  le  alberature  e

l’orditura delle  coltivazioni, la  sistemazione della viabilità

minore, la vegetazione segnaletica e di arredo.

 

4.  In   queste  aree   sarà  assicurata   la  possibilità   di

realizzazione delle  idonee sistemazioni  connesse alle attività

significative  per  le  funzioni  colturali  e  ricreative  e  la

fruibilità degli spazi aperti.

 

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