Articolo 48 - La classificazione economico agraria del territorio

 

1.        I P.S. e gli altri strumenti urbanistici comunali, provvedono a classificare il territorio dal punto di vista ambientale ed economico agrario, sulla base delle indicazioni contenute negli articoli 24, 25, 26, 27, 28 e 29 del P.I.T. nonché degli indirizzi di cui ai seguenti commi.

2.        Sono di norma da considerare aree ad economia agricola debole contigue agli aggregati urbani, le aree degli ambiti di paesaggio dell’agricoltura promiscua e dell’agricoltura specializzata adiacenti agli insediamenti urbani della Valdinievole e della Pianura Pistoiese, e caratterizzati dai processi di destrutturazione tipici della frangia urbana. Pertanto i P.S. in questa area perseguono obiettivi di superamento dei fenomeni di degrado in atto, mediante la promozione e l’organizzazione delle attività agricole anche part-time e per autoconsumo, il potenziamento delle condizioni di redditività delle attività rurali anche attraverso gli strumenti del turismo rurale e dell’agriturismo, la ricostituzione degli elementi del paesaggio agrario in abbandono, la riqualificazione degli insediamenti sparsi e delle loro pertinenze,  il riordino e la compiutezza dei margini degli insediamenti urbani, la tutela della qualità del paesaggio.

3.      Sono di norma da considerare aree ad economia agricola debole determinata dall’influenza urbana, le aree di contatto fra il paesaggio della collina arborata e gli insediamenti urbani della Pianura Pistoiese e della Valdinievole, nonché talune ristrette aree agricolo forestali adiacenti al sistema insediativo dell’alta Collina e della Montagna. I P.S. in queste aree perseguono obiettivi di sostegno delle attività agricole, anche nelle forme part-time e di autoconsumo, per sostenere la funzione di presidio ambientale e di strutturazione del paesaggio assicurata dall’agricoltura tradizionale.

4.      Sono di norma da considerare aree marginali ad economia debole le aree della Collina e della Montagna interessate da fenomeni di abbandono e di spopolamento con conseguente degrado delle sistemazioni agrarie ed idraulico-forestali. I P.S. in tali aree perseguono obiettivi di forte sostegno delle attività agricole e forestali con la manutenzione di ripristino dell’originale area agricola aperta al fine di garantire la permanenza degli insediamenti rurali, anche mediante l’individuazione di attività economiche integrative e l’attivazione di specifici progetti di salvaguardia ambientale, di tutela e sistemazione del patrimonio boschivo, di manutenzione e ripristino della rete viaria agricola e forestale.

5.      Sono di norma da considerarsi aree ad agricoltura sviluppata estensiva le aree di pianura dell’agricoltura promiscua e le aree agricole della bonifica storica della Valdinievole. I P.S. in tali aree perseguono obiettivi di sostegno e rafforzamento della struttura aziendale agricola e di incentivazione di pratiche colturali compatibili con l’ambiente; sono altresì da perseguire, con particolare riferimento alle aree della bonifica storica ed alle aree di contatto con la collina, la tutela degli elementi tipici del paesaggio agrario.

6.      Sono di norma da considerare aree ad agricoltura intensiva o specializzata, le aree vivaistiche della pianura pistoiese e le aree floricole della zona pesciatina. I P.S. in tali aree perseguono obiettivi di promozione e sviluppo delle colture specializzate nel rispetto dell’ambiente e della relazione con il sistema insediativo come previsto dalla disciplina del sistema funzionale del florovivaismo.

7.      I Comuni possono, sulla base del proprio quadro conoscitivo e di specifici approfondimenti in relazione alla caratterizzazione ambientale ed economico agraria del territorio, differenziare l’individuazione e la perimetrazione delle classi di aree economico-agricole di cui ai commi precedenti. Possono altresì articolarle, individuando specifici assetti agrari in relazione al rilievo dei terreni ed alle classi prevalenti delle aziende agricole, secondo quanto indicato all’art. 30 del P.I.T. e sulla base della tavola P05, contenente l’individuazione della struttura aziendale agricola della Provincia.

 

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