Articolo  61 - Il dimensionamento degli spazi per la produzione

 

1.      I P.S., e gli altri strumenti urbanistici generali comunali, quantificano i fabbisogni di spazi per destinazioni produttive, e prevedono il relativo soddisfacimento, conformemente alle prescrizioni e agli indirizzi di cui ai seguenti punti e sono soggetti alle disposizioni indicate per gli obiettivi e per le invarianti previste al Titolo II Capo I “Sistemi territoriali locali”, artt. 10, 11 e 12 lettera a) Città e insediamenti urbani.

Prescrizioni:

·        La valutazione della domanda di nuovi spazi per  la produzione di beni è effettuata sulla base delle seguenti componenti:

A.          la domanda generata da necessità di rilocalizzazione;

B.          la domanda generata da processi di crescita e sviluppo.

·        Per domanda generata da necessità di rilocalizzazione si intende la domanda derivante dal determinarsi di incompatibilità ambientali, in relazione alle immissioni nell’atmosfera, o agli scarichi liquidi o solidi nei corpi idrici o nel suolo, o alle emissioni sonore, o a situazioni di pericolosità geomorfologica o idraulica, o a effetti negativi sulla qualità del paesaggio, o sulla funzionalità e vivibilità dell’insediamento urbano, oppure dall’insorgere di diseconomie insediative, in relazione alla distanza da linee di comunicazione, o da centri di servizi, e simili, a carico della localizzazione di imprese esistenti.

·        Per domanda generata da processi di crescita e sviluppo si intende la domanda originata sia dalla richiesta delle imprese esistenti di incrementare la propria disponibilità di spazi (domanda generata da processi di crescita), sia dalla necessità di spazi per ospitare la nascita di nuove imprese, indotta dallo sviluppo di alcuni settori o dall’insieme dell’economia locale (domanda generata da processi di sviluppo). Il suo dimensionamento è di norma compiuto tenendo conto dell’impegno a promuovere uno sviluppo sostenibile e in relazione all’obiettivo di realizzare la piena occupazione.

·        Nel prevedere le modalità di soddisfacimento della domanda generata da processi di crescita e sviluppo, devono essere prioritariamente valutate le possibilità di ristrutturazione e ampliamento in sito, con occupazione delle superfici scoperte pertinenziali, dei manufatti già adibiti a utilizzazioni produttiva, nonché le possibilità di nuova edificazione in lotti inedificati residui nelle esistenti aree industriali ed artigianali a recupero degli edifici degradati e/o abbandonati, ovvero nelle esistenti aree urbane plurifunzionali, ove sia ammissibile in relazione alle caratteristiche sia delle specifiche attività produttive di beni che delle aree interessate.

·        Solo dopo l’accertamento dell’impossibilità di soddisfare la domanda, come indicato al punto precedente o mediante la riutilizzazione di aree interessate da processi di rilocalizzazione, possono essere previste nuove urbanizzazioni specialistiche per le attività produttive, ovvero nuove urbanizzazioni plurifunzionali con quote di spazi destinati alla produzione nel rispetto comunque delle prescrizioni e degli indirizzi di cui all’art. 59.

 

Indirizzi:

·        Il dimensionamento di nuovi spazi per la produzione può essere effettuato sia in termini di superfici coperte  necessarie, che in termini di superfici territoriali comprensive delle necessarie infrastrutture ed urbanizzazioni. I P.S. e gli altri strumenti urbanistici comunali devono quantificare e motivare la scelta dei parametri di riferimento.

 

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